Il Sistema che blinda la tua azienda dalle sanzioni HACCP e Sicurezza sul lavoro

LA SENTENZA CHE DECAPITA L’IMPRENDITORE

Carissimi imprenditori

Vi voglio illustrare la sentenza molto recente della Cassazione Penale, Sez. 4, 13 febbraio 2024, n. 6301 che riguarda proprio un infortunio sul lavoro, ma per farvi capire cosa è successo utilizzerò dei nomi assolutamente inventati.

 

Prima voglio ricordarvi che se c’è una lezione da imparare dal recente caso giudiziario che ha coinvolto l’imprenditrice Giovanna  e il lavoratore Mario Rossi , è che la sicurezza sul lavoro non è mai un dettaglio da trascurare, il perché è ovvio, oggi rappresenta una delle garanzie che abbassa il rischio di chiusura di una qualsiasi attività imprenditoriale.

 

Questo evento risale al  16 ottobre 2018, ciò che doveva essere una normale giornata lavorativa per il sig. Mario Rossi, si è trasformata in un incubo a causa di un infortunio sul lavoro che lo ha lasciato con gravi lesioni permanenti alla mano sinistra.

 

L’incidente è avvenuto mentre sig. Mario Rossi e il suo collega Paolo stavano svolgendo le operazioni di routine nel sollevare un tombino per effettuare la lettura dei contatori. Purtroppo, il tombino è scivolato dalle mani di Paolo, schiacciando il dito di sig. Mario Rossi nel tentativo di afferrarlo.

 

Quello che emerge chiaramente da questo caso è la mancanza di adeguata formazione e informazione sulle pratiche di sicurezza da parte dell’imprenditrice Giovanna  nei confronti dei suoi dipendenti. Infatti, al sig. Mario Rossi non era stato fornito né addestramento specifico né un manuale di sicurezza e nonostante fosse stato avvisato dal suo collega di stare lontano dal tombino durante le operazioni di sollevamento, ha subito comunque un grave infortunio.

 

La Corte d’Appello di Torino ha giustamente condannato Giovanna per negligenza, imprudenza e violazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro. È chiaro che la formazione dei dipendenti non può essere affidata solo alla trasmissione verbale di informazioni da parte di colleghi più esperti. È compito del datore di lavoro assicurarsi che tutti i dipendenti ricevano una formazione adeguata e completa in materia di sicurezza sul lavoro.

 

Inoltre, l’imprenditrice Giovanna avrebbe dovuto considerare il principio dell’area di rischio, secondo cui anche le condotte imprudenti dei lavoratori rientrano nell’ambito della responsabilità del datore di lavoro. La mancanza di adeguata formazione ha creato un contesto in cui un gesto istintivo di un dipendente, sebbene imprudente, è stato influenzato dalla mancanza di preparazione e informazione.

 

Questo caso ci ricorda l’importanza di investire nella formazione dei dipendenti e di garantire la conformità alle normative sulla sicurezza sul lavoro. La sicurezza dei dipendenti non dovrebbe mai essere compromessa a causa della negligenza o dell’ignoranza del datore di lavoro. Prevenire gli incidenti sul lavoro dovrebbe essere una priorità assoluta per ogni imprenditore responsabile.

 

La lezione che possiamo imparare da questo triste episodio è che la sicurezza in azienda non rappresenta un costo, ma il minimo investimento da considerare all’interno di una qualsiasi azienda per garantirne un futuro prospero e di successo.

 

Alla prossima!

Fabio

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