Il Sistema che blinda la tua azienda dalle sanzioni HACCP e Sicurezza sul lavoro

Imprenditori

Le Novità che Rivoluzioneranno la Sicurezza sul Lavoro: Decreti e Sospensioni

Un'altro giro di vite per le piccole e medie imprese

Da oggi, le sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro hanno un nuovo volto. Il Decreto Ministeriale 111/2023 ha introdotto importanti cambiamenti, aumentando del 15,9% gli importi delle sanzioni e delle ammende. Questa mossa, che si è resa necessaria per adeguare gli importi all’inflazione e per includere gli aumenti avvenuti dal 2019 al 2023, è entrata in vigore il 1 luglio 2023.

Ma cosa significa tutto questo per te e la tua azienda? In questo articolo, ti illustrerò le ultime modifiche apportate dal decreto Fisco Lavoro n. 146/2021, convertito in legge 215/2021, e ti fornirò una tabella delle nuove violazioni e sanzioni. È fondamentale rimanere informati su questi cambiamenti, poiché la sicurezza sul posto di lavoro è una priorità per tutti. Scopri cosa devi sapere e come questi aumenti influenzeranno il mondo del lavoro.

Dal 1 luglio 2023, il Decreto Ministeriale 111/2023 del Ministero del Lavoro ha portato importanti novità: un aumento del 15,9% negli importi delle sanzioni e ammende per le violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo adeguamento, sancito anche per coprire gli aumenti accaduti dal 2019 al 2023, è ora una realtà che riguarda tutti.

Ecco cosa devi sapere: questi cambiamenti non sono solo una formalità burocratica, ma influenzeranno direttamente la tua azienda e i tuoi collaboratori.

“Le Novità che Rivoluzioneranno la Sicurezza sul Lavoro: Decreti e Sospensioni”

Nessun compromesso quando si tratta di sicurezza sul lavoro! La legge 215/2021 ha messo in atto misure rigorose per le aziende che trascurano le regole contenute nel Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008). Siamo di fronte a un cambiamento epocale.

Ecco cosa devi sapere: le regole sono più ferree che mai e il controllo è più severo. Il decreto introduce importanti novità nel sistema sanzionatorio:

·        Sospensione Semplice: Le violazioni gravi comporteranno la sospensione dell’attività d’impresa, già dal primo verbale. Basta con le recidive!

·        Lavoratori Irregolari: La percentuale di lavoratori irregolari sul luogo di lavoro è stata ridotta dal 20 al 10%. Oltre questo limite, scatterà la temporanea cessazione dell’attività, senza bisogno di instaurare preventivamente i rapporti di lavoro.

·        Comunicazione Preventiva: I lavoratori autonomi occasionali rientrano nella conta dei lavoratori irregolari, e ora richiedono una comunicazione preventiva all’ispettorato territoriale.

·        Divieto d’Appalto: Durante il periodo di sospensione, alle aziende potrebbe essere vietato contrattare con la pubblica amministrazione e le stazioni appaltanti.

·        Sanzioni Severissime: I provvedimenti di sospensione vengono adottati senza indugio dall’Ispettorato nazionale del lavoro. E il datore di lavoro che non rispetta queste decisioni sarà punito severamente.

·        Retribuzione Garantita: Durante la sospensione, il datore di lavoro è obbligato a erogare la retribuzione e a versare i contributi previdenziali per i lavoratori coinvolti.

Questi cambiamenti sono progettati per mantenere il luogo di lavoro sicuro e per garantire che tutti rispettino le regole. La sicurezza sul lavoro è una priorità, e questi decreti stanno facendo un passo avanti importante per garantirla.

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Perchè formare il Preposto all’interno della tua impresa

Ricordo agli imprenditori del Food and Beverage, che tentano in tutti i modi di aggirare le normative e gli obblighi di legge che si interpongono tra loro e il successo.

In base alle recenti modifiche apportate al Testo Unico sulla salute e sicurezza
sul lavoro dalla conversione in legge (n. 215/2021) del DL 146/2021.

Il legislatore in merito a quanto pervenuto dagli ultimi dati pervenuti inerenti
gli infortuni sul lavoro, ha ridefinito in modo importante nomina, ruolo e
obblighi del preposto.

Ma chi è il preposto?

1.     In base alle nuove norme, il datore di lavoro è obbligato a nominare un preposto alla sicurezza sul lavoro. In precedenza, questa nomina era spesso consigliata per imprese di medio-grandi dimensioni, ma ora è diventata un obbligo penalmente sanzionato.

2.     Ruolo del preposto: Il preposto ha il compito di sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei lavoratori dei loro obblighi di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché delle disposizioni aziendali in questo settore. Deve anche verificare che solo i lavoratori adeguatamente istruiti abbiano accesso alle zone a rischio grave e specifico.

3.     Obblighi del preposto: Il preposto ha diversi obblighi, tra cui vigilare sul rispetto delle misure di sicurezza e protezione, informare i superiori in caso di inosservanza persistente, istruire i lavoratori sui pericoli, e segnalare deficienze nei mezzi e nelle attrezzature di lavoro.

4.     Sanzioni per il prepostoIl preposto è soggetto a sanzioni in caso di violazione dei propri obblighi.

5.     Emolumento del preposto: La norma prevede che l’emolumento spettante al preposto possa essere stabilito attraverso i contratti collettivi di lavoro.

6.     Ampliamento del ruolo del preposto: Il preposto assume un ruolo più centrale anche nelle situazioni di insicurezza legate al comportamento dei lavoratori e alla sicurezza dei mezzi e delle attrezzature di lavoro.

7.     Formazione del preposto: Il preposto deve seguire corsi di formazione specifici sulla salute e sicurezza sul lavoro, con una durata variabile a seconda del rischio associato all’attività dell’azienda.

Se prima era in genere consigliato per imprese medio-grandi nominare uno o più preposti, per strutturare in modo gerarchico l’organizzazione e garantire un maggiore controllo per l’attuazione delle direttive aziendali, anche in materia di sicurezza, oggi formalizzarne la nomina, anche a livello contrattuale, è divenuto un obbligo penalmente sanzionato.

 

Infatti quanto appena detto è previsto dall’articolo 19 del D.Lgs. n. 81/2008 relativo agli Obblighi del Preposto.

 

Quindi, caro imprenditore, per fartela breve sarebbe ora di dare un’occhiata ai due nuovi obblighi che sono sanzionati penalmente a titolo contravvenzionale con arresto fino a due mesi o ammenda da 491,40 a 1.474,21 euro [Art. 56, co. 1, lett. a)], oltre a costituire gravi violazioni disciplinari del contratto di lavoro.

 

Per cui se all’interno della tua azienda non hai il preposto, devi immediatamente mettere riparo, puoi mandare una mail qui per risolvere il problema:([email protected]).

 

Ti informo in anticipo che  Le modifiche del Decreto Legge n. 146/2021 hanno introdotto nell’articolo 37 sulla Formazione il nuovo comma 7-ter, ai sensi del quale per assicurare l’adeguatezza e la specificità della formazione, nonché l’aggiornamento periodico dei preposti ai sensi del comma 7, le relative attività formative devono essere svolte interamente con modalità in presenza e devono essere ripetute, con cadenza almeno biennale e comunque ogni qualvolta ciò sia reso necessario in ragione dell’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi.

La violazione di questo comma è punita, per il datore di lavoro e il dirigente, con l’arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.474,21 a 6.388,23 euro [Art. 55, co. 5, lett. c)].

Dunque, in relazione alla formazione in presenza e l’aggiornamento biennale della formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei preposti, si può riepilogare come segue:

  • La legge di conversione 215/2021 del DL 146/2021 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 20/12/2021, ed è entrata in vigore il giorno dopo, 21/12/2021.
  • L’obbligo di formazione, penalmente sanzionato con arresto o ammenda dell’aggiornamento biennale, è stato introdotto da questa legge nell’art. 37 del D.Lgs 82/2008.
  • La Costituzione vieta la retroattività della legge penale. Per effetto di tale divieto, l’obbligo di formazione è dunque entrato in vigore il 21.12 2021 e non può avere effetto retroattivo.

Ora non devi vivere nel terrore e non è questa la mia intenzione, tuttavia ti sto informando delle novità emerse già da un po’ di tempo e il mio scopo a riguardo è quello di non danneggiare la tua economia.

 

Adesso, passiamo alla realtà e capiamo come rendere tangibile tutto questo.

 

Immagina che durante la tua attività arrivi un ispezione da parte dell’ispettorato del lavoro o delle ASL, cosa succede detto in breve:

 

  • Si comincia con l’ispezione visiva dell’ambiente di lavoro, ovviamente come sai non hanno una divisa ufficiale, entrano mascherandosi da clienti (inizialmente), si fanno un po’ il quadro della situazione, dopodichè fanno vedere il tesserino U.P.G. – Ufficiale Polizia Giudiziaria e si palesano davanti a te (Datore di lavoro).
  •          In base alle situazioni, si dirigono verso i dipendenti ed iniziano ad interrogarli uno ad uno.

Cosa gli chiederanno secondo te?

 

  1.          Hai un contratto di lavoro?   
  2.      Hai fatto la visita medica?
  3.           Che tipo di corsi sulla sicurezza sul lavoro hai svolto? 

Ecco, basta fermarsi
alla terza domanda, perché qui iniziano diversi problemi, in quale senso?

Se il tuo dipendente ha effettuato visita medica e come si usa abitualmente, dovrebbe avere un contratto di lavoro, sei ok, ma in genere quello che non vedo molto nelle aziende della ristorazione, una certa attenzione nell’investimento in formazione per i propri lavoratori.

 

Innanzitutto, partiamo subito dicendo che: se non investi in formazione nella tua azienda, non puoi definirti un imprenditore, quindi, se ti trovi in questa situazione,  faresti meglio a dedicarti a qualche altra attività da dipendente.

 

Se invece hai poco flusso di cassa giornaliero e sei alla canna del gas, faresti meglio a rivedere il bilancio della tua azienda, rivedere il tuo marketing per l’acquisizione  dei clienti, analizzare i prodotti che non vendi e rimuoverli dal tuo menù e spingere i migliori prodotti che i tuoi clienti apprezzano….

 

Se non sei in una di queste due situazioni, sarà meglio per te capire che investire sulla tua azienda non è uno spreco di soldi, per cui i corsi di formazione obbligatori minimi che la tua azienda dovrebbe avere al suo interno prima di avventurarti sono:

  1. Corso di formazione di base sicurezza sul lavoro – PER TUTTI I TUOI DIPENDENTI
  2. Corso di Primo Soccorso
  3. Corso Lotta Antincendio
  4. Corso RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza)
  5. Corso da Preposto

 

Se come datore di lavoro te la senti, investi sulla tua formazione con il Corso di Formazione per RSPP per Datori di Lavoro. Se invece preferisci delegare questo compito ad un consulente esterno (e te lo consiglio) allora fallo.

Ovviamente questa persona, non mi stancherò mai di ripeterlo, deve essere una persona di tua fiducia, altrimenti non farà al caso tuo.

 

Costui, mi piace definirlo così, è un sostituto rappresentante della tua azienda, quando tu sei assente perché ti occupi dei fornitori, delle banche, del commercialista, delle spese e di far quadrare i conti a fine mese, oltre al fatto di lavorare all’interno della tua attività.

 

 

Il preposto viene formato con apposito corso specifico, per poter essere il delegato in merito alla sicurezza sul lavoro e come supporto alla sicurezza alimentare, ovvero, lui sarà la persona che monitorerà per essere chiari a:

  • Controllare il manuale HACCP
  • Controllare la scadenza dei corsi di formazione svolti dall’intera azienda
  • Controllare le scadenze delle visite mediche di tutti i dipendenti
  • Controllare se i dispositivi antincendio e di evacuazione della tua impresa siano manutenuti ed efficienti
  • Controllare il DVR (Documento Valutazione dei rischi) deve essere aggiornato, perché come e quando
  • Controllare se il Piano di Emergenza che hai redatto è aggiornato e soprattutto realmente efficiente
  • Controllare se la cassetta di primo soccorso ha dei medicinali scaduti ed eventualmente segnalarteli a te che sei il datore di lavoro per sostituirli

E molto altro ancora….

Secondo te delegare già tutto questo potrebbe darti una grossa mano.

Ho anche sentito cose assurde da imprenditori come: Si Fabio, secondo te il preposto fa tutte queste cose? Ma lascia stare, questo succede nella fantasia…

Bene, sai cosa vuol dire, che il corso che lui ha svolto, se mai lo ha svolto sul serio, era una merda, perché hai pagato un corso che non serve a un cazzo…. E non puoi chiamare quella roba investimento per la tua azienda, quello serve solo a buttare soldi e ad acquistare un pezzo di carta che ha la funzione di non farti fare la multa dagli enti di controllo.

 

Ad ogni modo, scusa se sono un po’ duro nell’essere così diretto, ma non so parlare diversamente, il corso te lo devi far fare da persone competenti, che vivono la tua realtà e che sanno come risolvere questi problemi.

 

Io come consulente mi occupo proprio di risolvere queste cose, venendo in azienda, analizzando tutto e capisco dove intervenire se ci sono delle lacune, ridefinisco i ruoli e le responsabilità di ogni componente della tua azienda, creo dei manuali e delle procedure per fare in modo che sia tutto nero su bianco e che i tuoi collaboratori/dipendenti non possano più sbagliare.

 

Con quale scopo? Affinchè la tua azienda diventi una macchina da guerra che non verrà mai più intralciata da inadempienze e burocrazia che possa interporsi tra te e il fatturato della tua impresa.

 

Tanto per essere chiari, quando parlo di inadempienze, mi riferisco nel caso specifico della mancata nomina del Preposto:

SANZIONI:  Arresto da 2 a 4 mesi o l’ammenda da 1.500,00 a 6.000,00€.

 

L’obbligo del mancato aggiornamento biennale sarà sanzionabile solamente a partire dal 21/12/2023. Il fatto è avvalorato dalla Circolare n. 1/2022 dell’INL, che ha fornito indicazioni agli ispettori circa il non sanzionamento del mancato aggiornamento biennale entro il nuovo Accordo Stato Regioni.

 

Credo che con un minimo di buon senso, questi soldi  si possano tenere in cassa e investire qualche centinaio di euro in formazione per il preposto.

Per cui non vedo tante scuse per non farlo!

 

Al netto di tutto, onde evitare ogni forma sanzione in merito alla categoria dell’imprenditoria della ristorazione puoi provvedere iscrivendoti gratuitamente al Software Sistema Struttura Sicura dove con pochi click puoi blindare la tua azienda da ogni sperpero di denaro.

 

 

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Anche i giornali ne parlano

Giornale enogastronomico

Dopo anni di lavoro sul campo, ad interfacciarmi con gli imprenditori della ristorazione, ci togliamo qualche piccola soddisfazione in merito.

L’articolo pubblicato sul giornale Virtù Quotidiane – diretto da Marco Signori, giornalista e pubblicista con diverse esperienze nell’informazione televisiva e online, che oggi è il giornale online più quotato nella regione Abruzzo nel settore dell’enogastronomia, Turismo e Territorio – narra di quanto la rintracciabilità e la sicurezza alimentare sia sottovalutata, in quanto esiste la responsabilità oggettiva dell’imprenditore in merito.

E’ letto da 15.000 utenti unici al giorno (fonte di Google Analytics), inoltre vanta  oltre 40.000 followers e 250.000 persone raggiunte ogni settimana.

Clicca qui per leggere l’articolo su Virtù Quotidiane

Ad ogni modo, ogni lavoro va procedurizzato, per renderlo semplice e veloce, per far correre gli imprenditori verso il successo, senza farsi intrappolare dalla burocrazia italiana.

La sicurezza alimentare, i corsi di formazione, la sorveglianza sanitaria, il manuale di autocotrollo, l’antincendio, i piani di emergenza e tanto altro ancora, sono racchiusi dentro il Sistema Struttura Sicura, l’unico Software che ti permette di distruggere tutti gli impedimenti che rallentano la tua azienda in meno di due click.

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Investi sulla tua attività del Food and Beverage, la prima strategia del Successo

LA CRESCITA AZIENDALE SI SEMPLIFICA

Investi sulla tua azienda del Food and Beverage

Proprio come il gioco di Monopoli, se non conosci le regole del business hai notevoli probabilità in meno per poter vincere la tua partita.

Conoscere le regole è fondamentale…. Anche se purtroppo oggi le chiavi vincenti non sono molto reclamizzate, anzi io vedo piuttosto il contrario. Tutta fuffa, tutte promesse che fanno intravedere una scorciatoia per arrivare subito ai soldi.

Il tanto reclamizzato trading on-line per esempio….. dove call center ti chiamano in ogni ora della giornata per proporti nuovi investimenti. Nuovi broker, nuove piattaforme per fare trading con commissioni da usurai.

Un mercato totalmente sconosciuto in italia, siamo ancora 50 anni indietro a livello culturale. Devo dire che ancora molti italiani cadono in queste trappole per topi, pensando di trovare l’oasi della ricchezza.

Poi quando si rendono conto che i soldi che hanno versato su un conto corrente all’estero e hanno eseguito operazioni con analisti dei mercati che ti inviano segnali per entrare a mercato da chissà quale parte del mondo, scopri che quei soldi che sei riuscito a guadagnare non riesci a prelevarli.

Detto ciò, la grande delusione riaffiora nei loro pensieri e tornano a caccia di nuove opportunità per guadagnare facilmente sperando in un colpo di fortuna.

Questo articolo come tutti gli altri non ti svelerà la scorciatoia per guadagnare in maniera semplice e rapida…. Anzi.. se pensi questo ti consiglio di chiudere la pagina e andare a cercare altrove.

Questo articolo ha lo scopo di fornirti un corso di formazione gratuito per poterti erudire nelle responsabilità che hai come imprenditore nei confronti della tua impresa e dei tuoi dipendenti.

Ti rivela quello che tanti consulenti e tante aziende che si occupano di Igiene e Sicurezza ti fanno pagare profumatamente tramite corsi, fornendoti slide e chiacchiere legislative difficilmente interpretabili e applicabili nel proprio settore.

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Imprenditori del Food And Beverage al setaccio, controlli a tappeto dalla Polizie e Ispettorato,HACCP e Normativa

Controlli ufficiali, HACCP-Normativa per gli imprenditori del Food And Beverage

Caro imprenditore, se mi segui da un pò, avrai capito che il mio scopo è quello di sensibilizzare il tessuto imprenditoriale del piccolo medio imprenditore nel settore della sicurezza e dell’igiene alimentare, che a quanto pare è cresciuto in modo anomalo rispetto agli altri paesi dell’unione europea.

Ricordo ancora nell’anno 2016 i controlli degli alimenti e bevande in Italia.

I controlli ufficiali

In particolare se andassimo ad analizzare le pubblicazioni del trend riportate su salute.gov.it (FONTE: ministero della salute), si può evincere che i controlli dal 2010 al 2016 nei tre settori ( PRODUTTORI – TRASFORMATORI – COMMERCIO ) sono letteralmente in discesa.

Vengono riportati i seguenti dati :

Le unità operative che sono state segnalate dalle ASL delle singole regioni sono: 1.403.428

Le unità controllate risultano essere: 279.897 cioè pari al 19,9%

Il numero delle ispezioni effettuate risulta complessivamente di 447.496

Le percentuali più elevate di infrazioni riguardano l’igiene generale e l’igiene del personale, le strutture e l’HACCP.

Pertanto, visto l’assenza e la costanza dei controlli, l’imprenditore medio ha trascurato volontariamente la parte della tracciabilità, igiene e sicurezza alimentare.

Ora, ascoltami bene..

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Imprenditori del Brasile vs Europa

Il sistema di tracciabilità e di provenienza è stato sorpassato, tramite corruzione.

Tutti d’accordo (funzionari del governo brasiliano) nell’utilizzo di sostanze chimiche per coprire l’odore di un alimento completamente avariato, per ragioni economiche.

Nel giro era tutto incluso: carne di manzo, pollo, maiale. La carne scaduta veniva adulterata con prodotti chimici, compresi acidi dove l’utilizzo è vietato, ed infine, i tranci di bovino erano gonfiati con acqua per aumentare il peso.

Un sistema generalizzato di tangenti tra industriali ed agricoltori, tanto che 33 funzionari del ministero dell’agricoltura esonerati e decine d’imprese indagate.

Cosa dire di più?

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