Il Sistema che blinda la tua azienda dalle sanzioni HACCP e Sicurezza sul lavoro

Sicurezza sul Lavoro: Investire ora per proteggere il Futuro della tua azienda

Controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro a Collecchio: le due attività non avevano il documento di valutazione rischi

Caro imprenditore, quando mi sento dire: la sicurezza è importante ma conviene rischiare, perché per me è solo un costo!

Bene, ed proprio li che vedo il buio totale….

Immagina di andare in giro con la tua auto in autostrada senza aver stipulato un’assicurazione contro gli incidenti.

Cosa succederebbe secondo te?

Che hai risparmiato una somma media di 500€ circa annui e poi, in caso d’incidente, devi tirar fuori l’ammontare dei danni fatti alla tua macchina e al mal capitato di tasca tua, perché avresti comunque torto in quanto circoli senza un’assicurazione obbligatoria.

Andiamo oltre…

I soldi che tiri fuori in quel momento, sono soldi dell’utile della tua attività, che non sono detraibili, che vai a togliere ai tuoi divertimenti, ai tuoi svaghi, alla famiglia e ai figli.

Dove sta la convenienza per la tua azienda in tutto questo?

Torniamo a noi.

Non far redigere il Documento Valutazione dei Rischi per un ristorante o qualsiasi altra attività che possieda dei dipendenti (almeno uno) vuol dire esporsi a una sanzione di cinquemila euro che mandano in default la tua cassa se sei un piccolo imprenditore, dove poi avresti difficoltà nel pagare le utenze e gli stipendi oltre ai costi della vita e delle materie prime in continua crescita.

Senza considerare oltre a quanto detto i tempi di chiusura dell’attività, che si tramutano per la tua impresa come: “mancato guadagno”.

Hai mai fatto un’analisi dei costi sul ramo della sicurezza sul lavoro?

Hai le informazioni necessarie per poter fare con criterio e accuratezza?

In questo caso ci puoi scrivere su: [email protected]

Vedere tutto questo come una mossa furba o audace per la tua azienda è come dire: ho lavorato “x” anni per poi buttare tutto nel cesso.

Per poterti far capire meglio di cosa parlo ho ricercato tra gli infiniti articoli pubblicati nelle varie testate giornalistiche il seguente ed ennesimo fatto di cronaca che si ambienta a Parma:

 

Fonte: PARMATODAY

Nell’ambito delle attività di contrasto alle violazioni in materia di sicurezza e alle irregolarità sui luoghi di lavoro, continuano, in tutta la provincia, i servizi dell’Arma dei Carabinieri effettuati in stretta collaborazione tra i reparti territoriali e quelli speciali in particolare il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro.
Nel corso di uno di questi specifici servizi, a Collecchio, i militari della locale Stazione, con il supporto di personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Parma, hanno ispezionato diverse attività commerciali.

In particolare in due degli esercizi controllati, un parrucchiere e un ristorante, sono state riscontrate irregolarità. Infatti i militari hanno contestato ai rispettivi titolari una sanzione amministrativa, per la mancata redazione del documento di valutazione rischi, strumento obbligatorio in quanto indispensabile per individuare e prevenire possibili rischi sul luogo di lavoro e una sanzione accessoria per gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, per complessivi 5 mila euro. Le due attività inoltre dovranno rimanere chiuse in attesa di regolarizzazione.

Questi episodi succedono ogni giorno in ogni parte d’Italia, dire che visti i tempi che corrono sarebbe il caso di investire una parte di questi soldi nella tua attività e formazione e ottemperare almeno agli obblighi minimi previsti per legge e prosperare negli anni con la tua impresa.

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Alla prossima….

Fabio

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Blitz dei Carabinieri del Lavoro a Messina, sospensioni e multe salate per lavoro nero e violazioni gravi della sicurezza

Gravi violazioni sulla sicurezza sul lavoro

In una sconvolgente operazione volta a garantire la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili di Messina e provincia, i Carabinieri del Lavoro, in collaborazione con l’Arma territoriale e gli ispettori del Lavoro di Messina, hanno messo sotto i riflettori una pratica diffusa: lavoro nero e violazioni sistematiche delle norme di sicurezza.

Le indagini, condotte dal nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina, hanno portato a denunce e multe consistenti per oltre 170mila euro. Gli atti accusatori sono stati indirizzati contro 8 committenti e imprenditori, ritenuti responsabili di non aver garantito adeguatamente la sicurezza nei cantieri sotto la loro responsabilità.

Tra le molteplici violazioni emerse durante i controlli, spiccano la mancata vigilanza e segnaletica di sicurezza, l’omessa visita medica, l’assenza di informazione e formazione specifica per gli operai, la mancata installazione delle protezioni contro le cadute dall’alto e la mancata consegna di dispositivi di protezione individuale.

Non meno allarmante è emersa la presenza di 4 lavoratori in nero su un totale di 25, rivelando una pratica illegale dilagante nei cantieri sotto esame.

Le sanzioni amministrative ammontano a €46.400,00, mentre le ammende inflitte raggiungono la cifra significativa di €174.347,00. Inoltre, in sei casi su dieci, è stata applicata la sospensione dell’attività imprenditoriale, bloccando le ditte coinvolte e ponendo fine a condizioni di lavoro pericolose per gli operai.

In un colpo di scena ancora più drammatico, durante un accesso ispettivo è stato eseguito il sequestro preventivo di uno dei cantieri, a causa di gravi violazioni della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, in particolare il rischio di cadute dall’alto per i dipendenti.

Questo sconvolgente scenario rivela la necessità urgente di rafforzare i controlli e l’applicazione delle norme di sicurezza nei cantieri edili, non solo per proteggere la legalità, ma soprattutto per tutelare la vita e la salute degli operai che quotidianamente lavorano a rischio sulla linea del fronte edile.

Caro imprenditore, non considerare la sicurezza come investimento minimo per la sopravvivenza del cantiere vuol dire morte prematura per la tua impresa…

Ora seguimi nel ragionamento:

Facciamo una panoramica di questa intelligente scelta

  • Quanto ti costa tenere il cantiere fermo?
  • Gli stipendi dei dipendenti vanno pagati comunque a fine mese
  • Come puoi abbattere i costi del tempo dei materiali stoccati?
  • Il sequestro preventivo del cantiere comporta la messa in sicurezza per ristabilire i requisiti minimi di sicurezza del cantiere e trovare una società o un professionista che risolva l’urgenza a basso costo resta difficile
  • Pagare le ammende potevano essere evitate considerando all’interno del computo metrico una stima dei costi inerenti il capitolo della sicurezza che sono pari ad un decimo della multa inflitta?
  • Le visite mediche per tutti gli operai sono la tutela dell’imprenditore in quanto certificare l’idoneità medica di una maestranza potrebbe impedire (per esempio) la caduta dall’alto da un ponteggio ed evitare una morte sul lavoro
  • La mancata formazione sulla sicurezza delle tue risorse umane non è un risparmio per il tuo cash flow, ma è mettere a rischio l’intera organizzazione e creare una emorragia di liquidità per non parlare dei tuoi preziosi operai che rischiano la vita in ogni lavorazione

 

Della drammatica storia che hai appena letto quale è il passaggio che non  ti è chiaro?

Se non vuoi incappare su queste problematiche scrivici subito su: [email protected]

Alla prossima

 

Fabio

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Scandalo a Pozzuoli: Chiuso Ristorante Giapponese per Violazioni Grave Sicurezza e Lavoro

Igiene e sicurezza

Pozzuoli, 8 dicembre 2023 – In una drastica operazione volta a garantire sicurezza e rispetto delle normative sul lavoro, i Carabinieri della locale stazione, con l’autorizzazione dell’ASL NA2, hanno messo fine a gravi irregolarità in un rinomato ristorante giapponese di via Oberdan.

Durante un ampio servizio di controllo delle attività commerciali della zona, in collaborazione con l’Ispettorato Civile del Lavoro di Napoli e l’ASL NA2, i militari hanno rivelato un oscuro scenario all’interno del locale. A sorpresa, sono stati scoperti ben due dipendenti lavoranti in nero, una pratica illegale che mina la dignità e i diritti dei lavoratori.

Ma le sorprese non finiscono qui. Durante l’ispezione, sono emerse gravi carenze igienico-sanitarie che hanno reso inevitabile la chiusura immediata del ristorante. L’impatto di tali violazioni non solo comprometteva la salute e la sicurezza dei dipendenti, ma metteva anche a rischio la salute dei clienti, creando un rischio inaccettabile.

Il Comandante della stazione di Pozzuoli ha dichiarato: “La sicurezza e il rispetto delle normative sul lavoro sono fondamentali per la nostra comunità. Non possiamo permettere che luoghi che dovrebbero essere centri di eccellenza culinaria si trasformino in scenari di sfruttamento e negligenza. Questa operazione dimostra il nostro impegno nel garantire un ambiente lavorativo sicuro e rispettoso per tutti.”

L’ASL NA2 e l’Ispettorato Civile del Lavoro di Napoli stanno collaborando per garantire che tutte le necessarie misure correttive vengano adottate prima che il ristorante possa riaprire le sue porte al pubblico. Al contempo, si prevedono pesanti sanzioni per l’imprenditore responsabile delle pratiche illegali e per le gravi violazioni igienico-sanitarie.

Questa azione decisa dei Carabinieri sottolinea l’importanza della vigilanza continua per mantenere la sicurezza sul luogo di lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori. La comunità di Pozzuoli può ora guardare al futuro con la certezza che le forze dell’ordine stanno lavorando instancabilmente per garantire il rispetto delle leggi e la sicurezza di tutti.

 

Sembra ovvio pensare che non esista un minimo di organizzazione aziendale nel garantire un sistema che possa tutelare il datore di lavoro in merito all’igiene alimentare ma soprattutto è chiaro che sia carente la formazione del personale, uno degli strumenti cardine che possa metter riparo al nascere di queste problematiche.

Proprio per questo motivo, stufo di ascoltare imprenditori in preda alla rabbia per poter fare impresa in italia, ho creato appositamente per gli imprenditori della ristorazione l’unico sistema gratuito online che possa risolvere la chiusura inaspettata da parte degli organi di vigilanza della propria azienda…

Ti chiederai come è possibile…

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Controlli igiene e sicurezza a Tolentino: Maxi Multe e sospensioni per aziende alimentari! Sequestrate  2 tonnellate di salumi

Tolentino si rende famosa per i titoli di cronaca per un vasto scandalo nel settore alimentare. I carabinieri del Norm, insieme al personale NIL dei carabinieri di Macerata, all’Ispettorato del Lavoro e al Nas Nucleo cc Antisofisticazione e Sanità di Ancona, hanno condotto controlli in quattro aziende del comparto, rivelando una serie di gravi violazioni che vanno dal trattamento dei rifiuti alla sicurezza sul lavoro.

Multe e Sospensioni: Rovina per le Aziende Alimentari

Il risultato più sconcertante è stato il sequestro di oltre due tonnellate di salumi, accompagnato da multe salate e sospensioni dell’attività per le aziende coinvolte. Le denunce riguardano una vasta gamma di reati, dalle carenze nella gestione dei rifiuti alla mancanza di sicurezza sul luogo di lavoro.

I Dettagli dei Controlli: Igiene e Sicurezza a Rischio

In un’azienda di Tolentino nel settore del lavoro, sono emerse gravi carenze nella valutazione dei rischi e nella formazione dei lavoratori. Quattro operai hanno subito la sospensione dell’attività, con multe complessive che si aggirano sui 6.400 euro. Il Nas ha scoperto anche problemi legati alla tracciabilità delle materie prime e all’igiene, con il sequestro di oltre 2.300 kg di salumi.

Sanzioni e Diffide: Provvedimenti Severi per Violazioni Igieniche

Le trasgressioni in materia di igiene hanno portato a provvedimenti severi. In un caso, il personale veterinario ha diffidato il rappresentante legale dall’utilizzo di determinati locali in attesa della sospensione ufficiale dell’attività. Una situazione simile si è verificata in un’altra azienda con sede legale a Visso, che ha ricevuto sanzioni amministrative e prescrizioni riguardanti l’igiene e l’autocontrollo.

Scoperte inaspettate: Discarica Illegale e Rifiuti Pericolosi

Il Nucleo Carabinieri Tutela Ambientale di Ancona ha fatto una scoperta scioccante in un’altra azienda, individuando una discarica parzialmente interrata con oltre 250 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Il legale rappresentante è stato denunciato, e la zona è stata immediatamente sottoposta a sequestro preventivo. Sanzioni amministrative di 10.000 euro sono state comminate.

Il Verdetto: Il Titolare Responsabile di Tre Aziende

Tre delle aziende coinvolte appartengono allo stesso titolare e rappresentante legale, il quale dovrà rispondere delle numerose violazioni riscontrate e adempiere alle prescrizioni impartite. L’intera comunità di Tolentino è sconvolta da questo scandalo che mette in discussione la sicurezza alimentare e l’integrità delle aziende coinvolte.

Questo evento serve come avvertimento per l’intero settore alimentare, evidenziando l’importanza di garantire la conformità normativa e di adottare pratiche sicure e igieniche per proteggere la salute pubblica e la reputazione aziendale.

Caro imprenditore, fatte queste premesse e visto i tempi di crisi che si stanno affrontando, non credi che sarebbe meglio tenersi questa liquidità ed investire almeno un decimo del prezzo delle sanzioni in formazione e sicurezza della propria azienda?

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Paladini della Qualità Alimentare: Nas alla carica nelle mense scolastiche! Scopriamo i Risultati degli Insidiosi 42 Controlli in Abruzzo.

Mensa scolastica

L'Aquila, un'esemplare Provincia, ma occhi aperti su Chieti e Pescara: Infiltrazioni, umidità e frigoriferi non all'altezza sotto la lente d'inchiesta.

Risultati Inquietanti: Lo Scacco alle Mense Scolastiche Italiane Rivelato dai Rigorosi Controlli del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute

Nel panorama delle mense scolastiche italiane, una recente serie di controlli del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha scosso le fondamenta del servizio di ristorazione nelle istituzioni educative.

I risultati, resi pubblici dopo un mese di verifiche approfondite su circa 1.000 aziende di ristorazione collettiva, delineano uno scenario preoccupante: una mensa su quattro risulta irregolare.

Tra le anomalie emerse, la conservazione non adeguata degli alimenti emerge come una delle principali criticità. I controlli hanno rivelato che in diversi casi gli alimenti sono stati mal conservati, mettendo in pericolo la sicurezza e la salute degli studenti. La scarsa igiene nei luoghi di preparazione dei pasti è stata un altro aspetto allarmante, sollevando interrogativi sulla qualità generale delle pratiche sanitarie adottate nelle mense scolastiche.

L’indagine ha inoltre evidenziato la presenza diffusa di umidità, muffa e, in alcuni casi, la presenza sconcertante di insetti ed escrementi di roditori.

Questi dettagli, apparentemente trascurabili, acquisiscono una rilevanza significativa quando si tratta della salute e del benessere degli studenti che frequentano questi istituti.

I numeri parlano chiaro: il 27% delle aziende di ristorazione collettiva esaminate ha mostrato irregolarità durante i controlli. L’Aquila spicca come un esempio positivo, con la provincia che ha registrato il minor numero di problemi riscontrati. Tuttavia, Chieti e Pescara emergono come luoghi critici, con infiltrazioni, umidità e attrezzature frigorifere non idonee ad aggiungere ulteriori elementi di preoccupazione.

Questo allarme alimenta la necessità di un intervento tempestivo e rigoroso per porre rimedio alle lacune emerse nel sistema di gestione delle mense scolastiche. Le istituzioni coinvolte dovranno adottare misure decisive per garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle normative igieniche negli ambienti educativi, assicurando che gli studenti ricevano pasti sicuri e nutritivi.

In un contesto in cui la salute pubblica è prioritaria, questi risultati sottolineano l’importanza cruciale di vigilare attentamente sulla qualità dei servizi di ristorazione nelle mense scolastiche, promuovendo uno standard che rispecchi l’impegno per il benessere e la sicurezza degli studenti.

Il Nascosto scandalo delle mense rivelato nei dettagli Shock dei Controlli: Da L'Aquila al cuore di Chieti e Pescara, il terrore degli Alimenti a Rischio e dei luoghi di preparazione sotto esame critico!

Nel cuore dell’Abruzzo, là dove si forgiano i sapori dell’istruzione, un’inchiesta pionieristica ha gettato luce su 42 mense scolastiche, scrivendo un capitolo di rivelazioni audaci. I controlli, che si sono spinti oltre il banale per scrutare refettori e centri di cottura, hanno svelato un intricato quadro di carenze e criticità, alimentando un dibattito urgente sull’integrità e la sicurezza alimentare.

Per la metà degli obiettivi ispezionati, il verdetto è chiaro: carenze, anche se non particolarmente gravi, disegnano una mappa di vulnerabilità. In questa danza di giudizi, Teramo è apparso più vulnerabile, mentre l’Aquila ha dimostrato una maggiore resilienza. Tuttavia, sono le province di Chieti e Pescara ad emergere come epicentri di preoccupazioni, con irregolarità che scavano profondamente nei fondamenti igienico-sanitari e strutturali.

Le relazioni degli ispettori parlano di infiltrazioni e umidità che si insinuano come ombre indesiderate, di attrezzature frigorifere che vacillano sulla linea della sicurezza, di spigoli vivi e locali che sembrano stringere il respiro. Estintori con revisioni di validità scaduti rivelano un’altra fessura nella sicurezza, ma in questo caso sul campo rischio incendio. Questo non è solo un elenco di difetti strutturali; è un grido per l’attenzione su come il nostro ambiente educativo debba rispecchiare gli standard più elevati.

Le carenze gestionali si svelano durante la preparazione dei pasti, un atto che dovrebbe incarnare la cura e la dedizione. La mancata comunicazione degli allergeni al consumatore finale è una falle grave, mentre la mancata applicazione delle procedure previste dal manuale di autocontrollo solleva domande sulla coerenza e l’efficacia delle politiche di sicurezza alimentare.

Un particolare sorprendente emerge da un centro di cottura: la promiscuità di alimenti destinati a diverse destinazioni, una distorsione dei confini che solleva questioni fondamentali sulla gestione e la sorveglianza.

In questo mondo di pentole e padelle, la mancanza di sequestri di alimenti può essere un sollievo, ma la necessità di garantire un tracciamento regolare sottolinea la delicatezza della situazione.

In questo vortice di sfide, la questione va oltre le mense stesse. È un richiamo all’azione, un’opportunità per rinnovare e rafforzare i protocolli esistenti. L’Abruzzo, da culla di sapori educativi, può emergere da questa tempesta più forte e più consapevole. La nostra responsabilità è trasformare queste scoperte in catalizzatori per un cambiamento positivo, per garantire che ogni pasto servito nelle mense abruzzesi rifletta non solo la ricchezza di sapori, ma anche l’incrollabile impegno per la sicurezza e il benessere degli studenti

"Sotto il martello delle sanzioni: Le mense scolastiche italiane pagano il prezzo delle irregolarità, 192 mila euro di contravvenzioni!"

Il sipario della trasparenza si è alzato sulle mense scolastiche italiane, e ciò che è stato rivelato è un panorama di violazioni tanto sconcertanti quanto costose. Un pesante fardello di sanzioni pecuniarie, ben 192mila euro, è stato irrogato come risultato di approfonditi controlli che hanno identificato 361 violazioni penali e amministrative.

Le infrazioni, meticciate tra una gestione inadeguata e la trascuratezza nella conservazione degli alimenti, hanno sollevato il sipario su un teatro di condizioni igieniche che sfidano la sicurezza e il benessere degli studenti. Il mancato rispetto dei requisiti stabiliti nei capitolati d’appalto è emerso come una delle cause principali delle sanzioni, mettendo in discussione la qualità e la quantità degli alimenti serviti nelle mense.

La mazza delle sanzioni non è l’unico colpo inflitto. L’azione decisa ha portato alla sospensione dell’attività o al sequestro di ben 13 aree cucina-depositi alimenti. La presenza diffusa di umidità, formazioni di muffe, insetti ed escrementi di roditori ha spinto l’autorità a prendere misure drastiche contro carenze igienico-sanitarie e strutturali che, secondo i resoconti, avrebbero potuto mettere a repentaglio la salute degli avventori.

In questo dramma della trasgressione, il pagamento di sanzioni monetarie è solo la punta dell’iceberg. L’imposizione di sospensioni e sequestri serve come monito, un segnale forte che richiama all’attenzione l’urgenza di risolvere le criticità strutturali e igieniche. È un invito a un radicale ripensamento delle pratiche nelle mense, affinché ogni pasto servito sia un atto di cura e rispetto verso coloro che lo consumano.

L’ammontare delle sanzioni non è solo un risarcimento finanziario; è un monito a riconsiderare il valore della sicurezza e della qualità nell’alimentazione dei giovani. Il prezzo da pagare per l’indifferenza e la trascuratezza è ora scritto in cifre, ma la vera posta in gioco è la salute e il futuro dei nostri studenti. In questa epopea di controllo e riforma, il palcoscenico è pronto per un cambiamento duraturo e significativo nel panorama delle mense scolastiche italiane.

Cari imprenditori, tutto questo, nell’era della tecnologia e dell’informazione, è stato risolto dal Sistema Struttura Sicura clicca subito sul pulsante qui sotto per capire come risolvere istantaneamente queste problematiche.

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Fonte: il capoluogo.it

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Fabio

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Garantire Sicurezza e Igiene: Un Imperativo per gli Imprenditori del Settore Ristorativo

Caro imprenditore della ristorazione,

Oggi più che mai, la sicurezza e l’igiene nel settore alimentare non sono solo requisiti normativi, ma rappresentano pilastri fondamentali per il successo e la reputazione del tuo locale. La recente chiusura del bar “Las Vegas” a Vicenza è un campanello d’allarme che risuona in tutta la comunità imprenditoriale.

Le ispezioni straordinarie condotte dai carabinieri di Vicenza, in collaborazione con il Nas, hanno svelato una carenza grave nei requisiti generali di igiene presso il ristorante e bar “Las Vegas”. Il risultato? Alimenti sequestrati a causa di uno stato di conservazione inadeguato e, ancor più preoccupante, senza tracciabilità.

Gli imprenditori, come te, dovrebbero considerare queste situazioni come una lezione da apprendere. La sicurezza alimentare non è solo una questione di conformità normativa, ma è un impegno verso la salute pubblica e la fiducia dei clienti.

L’amministrazione ha inflitto una sanzione amministrativa di 2mila euro, ma il costo maggiore potrebbe essere quello della reputazione perduta e della clientela delusa. Non possiamo permetterci di ignorare l’importanza di seguire le norme igieniche e di sicurezza alimentare, che vanno ben oltre il rispetto delle leggi vigenti.

Questo non è un evento isolato. È il secondo episodio che vede coinvolto il bar “Las Vegas”. Ecco perché è cruciale che gli imprenditori del settore ristorativo, tu compreso, pongano la sicurezza e l’igiene al centro delle proprie pratiche quotidiane.

La collaborazione con i servizi sanitari, come l’ULSS 8 di Vicenza, è essenziale per garantire che il tuo locale rispetti gli standard più elevati. Investire nella formazione del personale, nella tracciabilità degli alimenti e in pratiche igieniche solide non solo ridurrà il rischio di sanzioni, ma migliorerà anche la tua immagine aziendale.

Il settore ristorativo è in costante evoluzione, e la sicurezza alimentare è diventata una preoccupazione crescente per i consumatori. Essere proattivi nell’adottare misure rigorose non solo proteggerà la tua attività, ma dimostrerà anche un impegno tangibile nei confronti della salute pubblica.

In conclusione, è tempo di riconoscere che la sicurezza e l’igiene non sono solo un obbligo legale, ma un investimento strategico per il successo duraturo del tuo locale. Mantieni gli standard più alti e guadagnerai non solo clienti fedeli, ma anche la tranquillità che deriva da una gestione responsabile e consapevole.

Sii il custode della sicurezza nel tuo locale e guarda il tuo successo crescere insieme alla fiducia della tua clientela.

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  1. Alimentare
  2. Igiene degli alimenti
  3. Sicurezza sul lavoro
  4. Sorveglianza sanitaria
  5. Corsi di formazione per il tuo personale
  6. HACCP

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La Sicurezza sul lavoro dal punto di vista della Procura Generale

Procura generale e sicurezza sul lavoro

La sicurezza sul lavoro è un aspetto fondamentale per le aziende pubbliche e private. È responsabilità delle aziende garantire un ambiente di lavoro sicuro e sano per i propri dipendenti, oltre a rispettare le normative vigenti in materia.

Per garantire la sicurezza sul lavoro, le aziende devono adottare misure preventive come la sorveglianza sanitaria dei dipendenti. Questo processo prevede controlli periodici sulla salute dei lavoratori al fine di individuare eventuali rischi o patologie correlate all’attività lavorativa.

Inoltre, è importante che ogni azienda abbia un piano di emergenza ben strutturato. Questo piano deve prevedere procedure da seguire in caso di situazioni di pericolo o emergenze, al fine di proteggere la vita e l’incolumità dei dipendenti.

L’RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) gioca un ruolo chiave nella gestione della sicurezza sul lavoro. Questa figura professionale ha il compito di coordinare tutte le attività legate alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali all’interno dell’azienda.

Sono stato per l’appunto nominato come RSPP alle seguenti Pubbliche Amministrazioni dopo aver dimostrato esperienza e requisiti societari per gestire oltre 1000 dipendenti per un incarico affidatomi dalla Procura Generale di L’Aquila: la Gestione del Sistema Sicurezza sul lavoro delle dieci sedi della Procura della Repubblica presenti nella regione Abruzzo.

Pertanto, sia nelle aziende pubbliche che private, la sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta.

La Procura Generale, in quanto stazione appaltante, è stato il nostro punto di riferimento per poter organizzare il lavoro, partendo dallo stato di salute di ogni immobile collocato sul territorio, accompagnato dal suo relativo sopralluogo per terminare con l’acquisizione delle informazione di tutte le risorse umane presenti.

Acquisite tutte le informazioni derivanti dalla formazione di ogni singolo dipendente e la sua idoneità sanitaria attraverso il nostro Medico Competente,con passaggio di consegna, siamo riusciti senza troppi impedimenti a creare un sistema di gestione pronto a soddisfare le richieste previste dal Disciplinare di gara.

Quanto appena detto è stato particolarmente necessario per la stesura del DVR (Documento Valutazione dei Rischi) che ha permesso a me e al mio Team di poter valutare tutti i rischi presenti e crearne una mappatura personalizzata per ogni immobile contestualmente correlato alle attività svolte dal personale al suo interno.

Ma voglio dare solo una vaga idea del lavoro svolto:

1. La valutazione rischi correlati nelle attività della Pubblica Amministrazione

La Pubblica Amministrazione si occupa di attività variegate che possono includere l’assistenza sociale, la gestione delle infrastrutture pubbliche, la salute pubblica e molto altro ancora. Ogni settore presenta rischi specifici che devono essere affrontati, come ad esempio lavorare con sostanze chimiche pericolose, manipolare apparecchiature elettriche complesse o affrontare situazioni di emergenza.

2. La responsabilità degli enti pubblici e/o delle aziende private per la sicurezza dei dipendenti

Gli enti del settore pubblico hanno la responsabilità di fornire un ambiente di lavoro sicuro per i loro dipendenti. Questo include la formazione adeguata, l’adeguamento degli strumenti e delle apparecchiature, la corretta manutenzione degli edifici e la valutazione del rischio in ogni settore di attività. La sicurezza dei dipendenti non è una scelta, ma una necessità indiscutibile.

3. Le sfide della sicurezza sul lavoro

La dimensione e la complessità delle entità governative possono presentare alcune sfide uniche per la sicurezza sul lavoro. La burocrazia, la rigidità dei processi decisionali e il budget limitato possono rappresentare ostacoli alla corretta implementazione delle misure di sicurezza. Inoltre, la presenza di diverse categorie di lavoratori, dipendenti pubblici, temporanei e appaltatori, richiede una gestione accurata delle responsabilità e della sicurezza.

4. Alcune Strategie attuate per migliorare la sicurezza sul lavoro nella Pubblica Amministrazione

Per soddisfare gli standard di sicurezza, gli enti pubblici devono adottare diverse strategie:

4.1. Formazione continua: fornire ai dipendenti corsi di formazione regolari e specifici sulle procedure di sicurezza. Questa formazione dovrebbe essere mirata alle responsabilità di ogni individuo all’interno dell’organizzazione e all’uso corretto degli strumenti e delle apparecchiature.

 

4.2. Valutazione del rischio: condurre regolari valutazioni del rischio per identificare le aree ad alto pericolo e adottare misure preventive appropriate. Questo include l’integrazione delle tecnologie di sicurezza e l’aggiornamento costante delle procedure in base ai cambiamenti normativi.

 

4.3. Collaborazione con i dipendenti: coinvolgere i dipendenti nella pianificazione e nell’implementazione delle misure di sicurezza, incoraggiandoli a segnalare eventuali situazioni di pericolo e suggerire miglioramenti. Questo aumenterà il senso di responsabilità individuale e collettiva nei confronti della sicurezza.

 

4.4. Monitoraggio e aggiornamento costante: creare un sistema di monitoraggio dei processi di sicurezza, comprendente report periodici sull’andamento della sicurezza sul lavoro. Aggiornare continuamente le politiche e le procedure sulla base di nuovi rischi identificati e best practice del settore.

Ovviamente l’incarico è durato la bellezza di due anni e quattro mesi: sotto il Covid, in piena pandemia, siamo riusciti a portare avanti un lavoro dove la sicurezza inerente le misure preventive per il contrasto al rischio biologico avevano un importanza vitale per l’intero paese.

Ad ogni modo, vorrei ricordare che lo stato mentale delle persone era devastato e iper stressato dai continui cambiamenti di rotta del governo e dalla gestione pandemica, ma nonostante tutto io e il mio team abbiamo portato il risultato a casa acquisendo ancor più credibilità e fiducia sul mercato.

Infine, da non dimenticare, che un piano di emergenza ben strutturato è essenziale per gestire eventuali situazioni di crisi o disastri. Questo piano dovrebbe includere procedure chiare e specifiche, addestramento del personale e una comunicazione efficace per affrontare situazioni di emergenza in modo tempestivo ed efficiente.

In conclusione, sia nelle aziende pubbliche che private, la sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta. Adottando misure preventive come la sorveglianza sanitaria e avendo un piano di emergenza ben definito, è possibile ridurre i rischi per i dipendenti e creare un ambiente lavorativo più sicuro. L’RSPP svolge un ruolo fondamentale nel garantire il rispetto delle normative e la tutela della salute dei lavoratori.

Quindi, caro imprenditore, non sottovalutare l’importanza di questa figura, l’RSPP a volte salva vite, gestisce emergenze, infortuni e sorveglianza sanitaria, non credere che sia un semplice corso che serva ai fini degli adempimenti normativi, ma affidati a persone che hanno esperienza dimostrabile ma soprattutto buon senso nell’applicare la normativa in ogni situazione che la tua dinamica azienda affronta ed affronterà nel tempo.

Lui sarà il tuo braccio destro che ti eviterà incontri spiacevoli con le autorità di tipo Penale e Civile, sappi scegliere.

Se non sai dove sbattere la testa scrivi qui: [email protected]

 

Alla prossima!

Fabio

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Quali novità si presentano per i Datori di lavoro inerenti il rischio incendio?

Novità antincendio

Caro imprenditore, devi sapere che a un anno di distanza dall’emanazione dei Decreti Ministeriali (D.M.) del 1, 2 e 3 settembre 2021, che hanno apportato importanti cambiamenti rispetto al precedente D.M. del 10 marzo 1998, ora abrogato, si apre la strada al nuovo scenario normativo per la sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro.

Questa nuova normativa introduce una rivoluzionaria modalità di valutazione del rischio incendio, insieme a misure di prevenzione e protezione adattate ai diversi livelli di rischio. Inoltre, vengono introdotte significative innovazioni riguardanti la formazione degli operatori antincendio.

Per ottemperare ai nuovi dettami di legge, è imperativo integrare la valutazione del rischio incendio prevista dal D.M. del 3 settembre 2021 nel Documento di Valutazione dei Rischi prescritto dal D.Lgs 81/2008. Pertanto, è essenziale rivalutare il rischio incendio secondo le nuove linee guida e valutare la necessità di adottare nuove misure per garantire la conformità alla normativa vigente.

La valutazione del rischio incendio è diventata ancora più complessa con l’entrata in vigore del D.M. 3 Settembre 2021, che ha ridefinito i livelli di rischio incendio, sostituendo la classificazione precedente stabilita dal D.M. 10 Marzo 1998. In precedenza, i luoghi di lavoro erano suddivisi in tre categorie: a basso, medio e alto rischio incendio. Tuttavia, il “Minicodice” del D.M. 3 Settembre 2021 ha introdotto nuovi criteri che determinano se un luogo di lavoro può essere considerato a basso rischio.

Secondo il nuovo Decreto, rientrano nella categoria a basso rischio i luoghi di lavoro che soddisfano le seguenti caratteristiche:

  • Non sono soggetti al controllo dei Vigili del Fuoco ai sensi del DPR 151/2011 e non sono situati in contesti che invece sono sottoposti a tale controllo.
  • Hanno un numero di occupanti non superiore a 100.
  • Presentano una superficie lorda inferiore a 1000 mq.
  • Si trovano ad un’altezza rispetto al piano di campagna compresa tra -5 m e 24 m.
  • Non contengono materiale combustibile che comporti un carico di incendio specifico superiore a 900 MJ/mq (il calcolo è necessario).
  • Non conservano sostanze pericolose in quantità significative e non sono soggetti a lavorazioni pericolose dal punto di vista antincendio.

Per questi luoghi di lavoro è obbligatorio attuare le misure di prevenzione e protezione stabilite dal Minicodice (D.M. 3 Settembre 2021) o, in alternativa, seguire il Codice definito dalla Regola Tecnica Orizzontale “RTO” (D.M. 3 Agosto 2015). Questo codice comprende disposizioni relative a:

  • Compartimentazione dei luoghi a basso rischio rispetto ad altri luoghi con diversi livelli di rischio incendio.
  • Procedure di evacuazione dei lavoratori e delle altre persone presenti nel luogo di lavoro, garantendo la possibilità di raggiungere luoghi sicuri in caso di emergenza tramite percorsi, porte, segnaletica, dispositivi di allarme e comunicazione.
  • Gestione della Sicurezza Antincendio (SGA), che prevede la messa in atto e la verifica periodica delle misure preventive contro gli incendi, nonché la manutenzione degli impianti, delle attrezzature e degli altri sistemi di emergenza.
  • Controllo degli incendi attraverso la presenza di apparecchiature antincendio adeguate, come estintori e idranti.
  • Rilevazione e allarme.
  • Controllo di fumi e calore, garantendo aperture adeguate per il deflusso dei prodotti della combustione.
  • Accessibilità per i mezzi di soccorso e spazi di manovra adeguati.
  • Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio.

Nel caso in cui un luogo di lavoro non rientri nella categoria di “rischio basso” definita dal Minicodice e non sia soggetto ai controlli dei Vigili del Fuoco regolamentati dal DPR 151/2011, sarà comunque necessario progettare la sicurezza antincendio in conformità al Codice di Prevenzione Incendi stabilito dal D.M. del 3 agosto 2015.

Scopri la formazione antincendio su misura per te

A quale categoria appartiene la tua Impresa?  La recente normativa antincendio, basata sulla valutazione del rischio incendio, ha introdotto requisiti specifici per la formazione in materia di sicurezza antincendio. Secondo il D.M. 2 Settembre 2021, i corsi di formazione e aggiornamento sono suddivisi in diverse categorie, progettate per adattarsi alle diverse esigenze.

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Per avere informazioni sulla valutazione rischio incendio

Stesura del Piano di emergenza ed evacuazione

Organizzazione dei corsi antincendio

Corsi di formazione antincendio

Una Nuova sfida per gli imprenditori

Con l’entrata in vigore del rivoluzionario D.M. 2 Settembre 2021, vengono introdotti cambiamenti significativi nell’ambito della formazione antincendio. Addio al livello basso di rischio, ora c’è un obbligo di prova pratica persino per il livello 1 di complessità. Le nuove disposizioni enfatizzano la necessità di avere un numero adeguato di addetti antincendio, tenendo conto delle turnazioni e delle assenze prevedibili.

Se hai seguito corsi antincendio in passato, tieni presente che la formazione pregressa potrebbe ancora essere valida, a patto che rispetti i nuovi criteri definiti dal D.M. 2 Settembre 2021. Inoltre, la formazione teorica può essere svolta tramite videoconferenza, rendendo il processo di apprendimento più flessibile.

Passando al Piano di Emergenza, con l’entrata in vigore del D.M. 2 Settembre 2021, ci sono nuovi obblighi che coinvolgono i luoghi di lavoro con almeno dieci lavoratori, i luoghi aperti al pubblico con più di cinquanta persone contemporaneamente, e i luoghi di lavoro soggetti al DPR 151/2011. Il Piano di Emergenza dovrà essere corredato di Planimetrie di Emergenza, secondo le specifiche dell’Allegato II del D.M. 2 Settembre 2021. Per i luoghi che non rientrano in queste categorie, sebbene non sia richiesto un Piano di Emergenza, resta l’obbligo di adottare misure organizzative e gestionali in caso di incendio, documentate nel Documento di Valutazione dei Rischi.

Infine, con l’entrata in vigore del D.M. 1 Settembre 2021, noto come Decreto Controlli, viene introdotto l’obbligo di tenere un registro dei controlli e delle manutenzioni antincendio nei luoghi di lavoro. Oltre a controlli e manutenzioni specializzate, ora è richiesta anche la sorveglianza visiva dei dispositivi antincendio da parte dei lavoratori, utilizzando una check list dedicata. Mantenere la sicurezza antincendio in cima alle priorità è ora più importante che mai.

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Alla prossima!

Fabio

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UNI ISO 45001: La Guida definitiva alla Sicurezza sul Lavoro per gli imprenditori

Come la ISO 45001 diventa un vantaggio per l'imprenditoria

Hai mai sentito parlare della UNI ISO 45001? Questo standard internazionale è diventato il punto di riferimento per i Sistemi di Gestione della salute e sicurezza, soprattutto considerando le recenti Linee Guida INAIL su SGI-AE. In questo articolo, ti dirò cos’è la UNI ISO 45001 e quali sono le sue implicazioni per le organizzazioni a partire dall’11 settembre 2021.

UNI ISO 45001: La Norma per la Sicurezza sul Lavoro

La UNI ISO 45001:2018 è un’importante norma internazionale che stabilisce i requisiti per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SSL). Questa norma fornisce una guida per implementare un sistema di gestione efficace che garantisca luoghi di lavoro sicuri e salubri, prevenendo lesioni e malattie legate al lavoro e migliorando le prestazioni relative alla SSL. Il sistema di gestione previsto dalla UNI ISO 45001 si basa sul concetto di Plan-Do-Check-Act (PDCA).

Quando è entrata in vigore la UNI ISO 45001?

La UNI ISO 45001 è formalmente entrata in vigore il 12 marzo 2018, e il suo testo completo è disponibile sul sito dell’UNI. Inizialmente, l’11 marzo 2021 era la data di scadenza per la migrazione dei sistemi di gestione dalla certificazione OHSAS 18001 alla ISO 45001. Tuttavia, questa data è stata successivamente spostata all’11 settembre 2021 dall’International Accreditation Forum.

A Chi si Applica la UNI ISO 45001?

La UNI ISO 45001 è applicabile a qualsiasi organizzazione (soprattutto alle categorie della ristorazione), indipendentemente dalle dimensioni, dal tipo di attività e dalla natura dell’organizzazione stessa. È una strada destinata a chiunque desideri stabilire, implementare e mantenere un sistema di gestione per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, eliminare i pericoli, minimizzare i rischi per la SSL(Sicurezza sul lavoro) e cogliere le opportunità per la SSL. Questo standard include un’appendice nazionale che specifica come i requisiti della norma debbano essere applicati in conformità con la legislazione nazionale vigente.

La UNI ISO 45001 è Obbligatoria?

La UNI ISO 45001 non è un requisito obbligatorio, ma rappresenta un’opportunità per le organizzazioni di migliorare la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. I datori di lavoro sono tenuti a rispettare i requisiti legali relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro, ma l’adozione di un Sistema di Gestione per la Sicurezza sul Lavoro (SGSL) è un passo volontario ma fondamentale per migliorare le prestazioni e garantire un ambiente di lavoro sicuro e acquisire die vantaggi fiscali e riduzione dei costi non indifferente nel nostro paese.

Certificazione UNI ISO 45001: I Vantaggi

La certificazione UNI ISO 45001 offre una serie di vantaggi significativi per le organizzazioni. Secondo uno studio condotto da Accredia, in collaborazione con INAIL e Aicq all’interno dell’Osservatorio Accredia “La sicurezza sui luoghi di lavoro e la certificazione,” questi vantaggi includono:

  • Riconoscimento internazionale per la gestione e la tutela della sicurezza e salute sul lavoro (SSL).
  • Competitività aziendale, con vantaggi in termini di riduzione dei costi sociali e miglioramenti per la collettività.
  • Affidabilità e autorevolezza nei confronti delle parti interessate.
  • Riduzione dei costi, miglioramento delle prestazioni in sicurezza e dell’immagine aziendale.
  • Possibilità di ottenere sconti su premi assicurativi e polizze.
 

Differenze tra OHSAS 18001 e ISO 45001

Rispetto alla vecchia OHSAS 18001, la UNI ISO 45001 disciplina i requisiti per semplificare la gestione aziendale e può anche esonerare dalla responsabilità prevista dal decreto legislativo 231/2001.

Innovazioni della UNI ISO 45001

La UNI ISO 45001 ha introdotto alcune importanti innovazioni rispetto alla OHSAS 18001, tra cui:

Risk Management ISO 45001

L’adozione dell’approccio basato sul risk management, noto come “Risk Based Thinking,” nella strategia aziendale. Questo approccio garantisce l’identificazione dei fattori di rischio e opportunità con strumenti pratici, immediati e permanenti, per massimizzare le opportunità e ridurre gli effetti critici.

Leadership ISO 45001

L’importanza dell’alta direzione nel fornire un forte impegno per il sistema di gestione. Questo include lo sviluppo di una leadership efficace e la promozione della partecipazione dei lavoratori, motivando, coinvolgendo e rendendo proattivi i dipendenti.

Consultazione e Partecipazione dei Lavoratori ISO 45001

L’attiva partecipazione dei lavoratori e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è fondamentale per identificare i rischi e gestire la salute e sicurezza aziendale. La consultazione e la partecipazione dei lavoratori a tutti i livelli dell’organizzazione diventano centrali.

Outsourcing ISO 45001

Gli acquisti e gli appalti vengono regolamentati in dettaglio, distinguendo tra fornitori di beni e servizi. Questo è particolarmente importante in relazione agli appaltatori, dove spesso si verificano infortuni.

In conclusione, la UNI ISO 45001 rappresenta un importante passo avanti nel miglioramento della gestione della salute e sicurezza della tua impresa.

Se sei un imprenditore e hai voglia di riscattare il successo che meriti sorpassando i tuoi competitor per poter raggiungere facilmente la ISO 45001 scrivici su:[email protected]

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Alla prossima…

Fabio

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Scopri il Corso di Formazione per Addetti Antincendio Livello 2: La Chiave per una Sicurezza Inarrestabile

Assistenza alle imprese igiene e sicurezza sul lavoro

Bene è ciò che ha fatto uno dei nostri clienti:

LOGISTIC EAGLE SRL (Gruppo SDA)

VIA SARAGAT – Z.I. DI PILE

67100 L’AQUILA

 

Azienda di Poste Italiane in forte crescita, ha riscontrato la necessità di formare il proprio personale per controllare il rischio incendio di livello due.

La sicurezza sul luogo di lavoro è una priorità assoluta, e per garantirla, il datore di lavoro e i dirigenti hanno un compito fondamentale. Devono designare con attenzione i lavoratori incaricati di implementare misure cruciali di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione in caso di pericolo imminente, salvataggio, primo soccorso e gestione delle emergenze. Questa responsabilità è imprescindibile per assicurare il benessere dei dipendenti e dei clienti.

Ma cosa accade se lavori in aziende classificate come attività di Livello 2? Qui entra in gioco il Corso di Formazione per Addetti Antincendio Livello 2. Questo corso è progettato appositamente per coloro che operano in contesti di questo tipo e che sono incaricati di implementare misure cruciali di prevenzione incendi, lotta antincendio, gestione delle emergenze e evacuazione dei lavoratori e dei clienti in situazioni di pericolo grave e immediato.

Attività di Livello 2 – Ci sono diverse attività che rientrano in questa categoria:

  1. a) I luoghi di lavoro elencati nell’allegato I al Decreto del Presidente della Repubblica datato 1° agosto 2011, n. 151, escludendo le attività di Livello 3.
  2. b) Cantieri temporanei e mobili in cui sono presenti sostanze infiammabili e vengono utilizzate fiamme libere, ad eccezione di quelli completamente all’aperto.

Quindi, qual è il metodo migliore per formarsi? La buona notizia è che hai diverse opzioni. I corsi di formazione e aggiornamento antincendio possono essere erogati in due modi principali:

  1. Modalità Aula: Questa è l’opzione tradizionale. Partecipi a una classe con istruttori esperti che ti guideranno attraverso il materiale teorico. Questa modalità è ideale per imparare le basi e comprendere le teorie di base.
  2. Modalità Videoconferenza: Se preferisci imparare da remoto, la parte teorica del corso può essere seguita tramite videoconferenza. Questa opzione offre flessibilità e ti consente di adattare il tuo apprendimento al tuo programma.

Tuttavia, è essenziale notare che la parte pratica delle esercitazioni deve essere svolta in presenza, in conformità con le disposizioni del D.M. datato 2 settembre 2021. Questo aspetto è fondamentale per acquisire le competenze pratiche necessarie per affrontare situazioni di emergenza in modo sicuro ed efficace.

In definitiva, il Corso di Formazione per Addetti Antincendio Livello 2 è un passo significativo verso una maggiore sicurezza sul posto di lavoro. La tua preparazione e la tua formazione sono cruciali per garantire che tu e i tuoi colleghi sappiate come reagire in situazioni di pericolo. Scegli la modalità di apprendimento che meglio si adatta alle tue esigenze e investi nella tua sicurezza e nella sicurezza degli altri.

 

Dopo il corso siamo felici di mettere in evidenza la testimonianza rilasciataci su Google sotto il profilo del sottoscritto Dott. Fabio Di Bartolomeo

Recensione Poste Italiane

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