Il Sistema che blinda la tua azienda dalle sanzioni HACCP e Sicurezza sul lavoro

Giugno 2024

Cantieri come realizzare un Piano Operativo di Sicurezza e superare i controlli degli ispettori

Carissimi  imprenditori edili,

In un settore complesso e regolamentato come quello dell’edilizia, la sicurezza sul lavoro risulta essere un obbligo legale ma anche  morale nei confronti dei vostri dipendenti. Un aspetto cruciale della sicurezza è il Piano Operativo di Sicurezza (POS).

In questo articolo, esploreremo dettagliatamente le caratteristiche, la redazione, i contenuti e le differenze con il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), nonché le modifiche e verifiche necessarie.

L’obiettivo è fornirvi una guida pratica per garantire la sicurezza nei vostri cantieri, proteggendo così i vostri lavoratori e rispettando le normative vigenti.

Il Piano Operativo di Sicurezza (POS): Definizione e importanza

Il POS è definito dal Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro) all’articolo 89 come il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige in riferimento al singolo cantiere. È una parte fondamentale della gestione della sicurezza, obbligatoria per tutti i cantieri.

Ma cosa rende il POS così importante e fondamentale?

In primo luogo, è un documento non delegabile che implica una valutazione dettagliata dei rischi specifici di ogni cantiere.

La sua redazione è quindi un obbligo del datore di lavoro, che può avvalersi di collaboratori o professionisti esterni, purché ne assuma pienamente la responsabilità.

Cosa deve contenere il POS per essere inattaccabile?

Il POS deve essere specifico per ogni cantiere, non può essere generico o onnicomprensivo. Vediamo alcune delle caratteristiche fondamentali:

  1. Riferimento al singolo cantiere: Il POS deve essere specifico per il cantiere interessato, contenendo solo i rischi e le misure di sicurezza pertinenti.
  2. Applicabilità a lavori pubblici e privati: Il D. Lgs. 81/08 non fa differenza tra lavori pubblici e privati; il POS deve essere redatto per entrambi.
  3. 3.Applicabilità ad appalti, subappalti e subaffidamenti: Ogni impresa coinvolta nei lavori deve redigere un proprio POS, compresa l’impresa principale e tutte le subappaltatrici.
  4. Trasmissione del POS: Le imprese affidatarie devono trasmettere il proprio POS al Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione (CSE) prima dell’inizio dei lavori.
  5. Giudizio di Idoneità: Il CSE deve esprimere un giudizio di idoneità sul POS entro 15 giorni dalla ricezione, condizione necessaria per l’inizio dei lavori.

Differenze tra POS e DVR

È importante comprendere le differenze tra il POS e il DVR per evitare confusione e garantire che entrambi i documenti siano redatti correttamente.

1. Ambito di Applicazione:

   – DVR: Copre tutta l’attività di un’impresa, includendo uffici, magazzini, officine e la circolazione su strada.

   – POS: Si applica esclusivamente al cantiere specifico cui è riferito.

2. Contenuti:

   – DVR: Include la valutazione dei rischi e le misure di sicurezza per tutte le attività dell’impresa.

   – POS: Include solo i rischi e le misure di sicurezza specifiche del cantiere.

 

Questa distinzione è cruciale per assicurare che il POS sia mirato e pertinente alle condizioni specifiche del cantiere.

Contenuti e figure che devono essere assolutamente presenti all’interno del POS

Secondo l’allegato XV del D. Lgs. 81/08, il POS deve contenere, almeno, i seguenti elementi:

  1. Dati identificativi dell’impresa esecutrice.
  2. Descrizione dell’attività di cantiere.
  3. Valutazione dei rischi specifici del cantiere.
  4. Misure preventive e protettive adottate.
  5. Procedure di sicurezza per il cantiere.
  6. Elenco dei dispositivi di protezione individuale (DPI) utilizzati.
  7. Nomina del responsabile del cantiere e degli addetti alla sicurezza.

Contenuti e figure che devono essere assolutamente presenti all’interno del POS

La redazione del POS deve essere effettuata con attenzione e precisione, poiché un POS inadeguato può compromettere la sicurezza del cantiere e comportare sanzioni legali.

 

  1. Coinvolgimento di professionisti: Se il datore di lavoro non è in grado di redigere personalmente il POS, può incaricare un collaboratore o un professionista esterno, purché ne condivida e assuma la responsabilità.
  2. Condivisione con i lavoratori: Il POS deve essere comunicato ai lavoratori attraverso incontri di formazione, e una copia deve essere sempre disponibile in cantiere.
  3. Modifiche e Integrazioni: Il POS deve essere aggiornato in caso di modifiche significative nel corso dei lavori. Le modifiche devono essere approvate dal CSE prima della loro attuazione.

 

Implementazione pratica del POS

 

Un POS efficace non è solo un documento formale e obbligatorio per legge, ma uno strumento pratico per gestire la sicurezza quotidiana in cantiere. Ecco alcuni passi per una corretta implementazione:

 

  1. Formazione del personale: Organizzare sessioni di formazione per tutti i lavoratori per garantire che comprendano e rispettino le procedure di sicurezza.
  2. Verifiche periodiche: Eseguire verifiche regolari per assicurarsi che tutte le misure di sicurezza siano rispettate.
  3. Comunicazione costante: Mantenere una comunicazione aperta e continua tra il datore di lavoro, i responsabili della sicurezza e i lavoratori.

Vantaggi di un POS ben redatto

Un POS ben redatto offre numerosi vantaggi:

 

  1. Riduzione dei rischi: Identificando e mitigando i rischi specifici del cantiere, si riduce la probabilità di incidenti.
  2. Conformità normativa: Assicurarsi che il cantiere sia conforme alle normative vigenti evita sanzioni legali e migliora la reputazione dell’impresa.
  3. Miglioramento della produttività: Un ambiente di lavoro sicuro aumenta la motivazione e l’efficienza dei lavoratori.
  4. Protezione legale: Un POS dettagliato e accurato protegge il datore di lavoro in caso di incidenti o ispezioni da parte degli enti di controllo.

 

E detto in soldoni….. La sicurezza nei cantieri edili non è solo una questione di conformità normativa, ma un investimento nella salute e nella produttività dei vostri lavoratori. Un Piano Operativo di Sicurezza (POS) ben redatto e implementato è essenziale per garantire che ogni cantiere sia sicuro e efficiente.

 

Se avete bisogno di assistenza nella redazione del POS o in qualsiasi altro aspetto della sicurezza sul lavoro, non esitate a contattarci. Con la nostra esperienza e competenza, possiamo aiutarvi a restare conformi alle normative, proteggendo così il vostro personale e la vostra impresa.

 

Per ulteriori informazioni o per richiedere una consulenza, scrivete su:  [email protected]

 

 

Alla prossima!

Fabio

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Normative di sicurezza sul lavoro: Ecco i Vantaggi per le aziende

Nel 1994, l’introduzione del Decreto Legislativo 19 dicembre 1994, n. 758 ha segnato un punto di svolta cruciale per la regolamentazione della sicurezza sul lavoro in Italia. A distanza di trent’anni, la legge continua a giocare un ruolo fondamentale, dimostrando una sorprendente longevità e rilevanza, come evidenziato dalla recente sentenza della Corte di Cassazione. Questo articolo vuole offrire agli imprenditori una panoramica dettagliata su come navigare il complesso panorama della sicurezza sul lavoro, mettendo in luce l’importanza della conformità alle normative e le opportunità che derivano da una gestione efficace della sicurezza nei luoghi di lavoro.

La longevità del D. Lgs. 758/1994

Come estinguere i reati in materia di sicurezza sul lavoro

È raro trovare una legge che, dopo tre decenni, mantenga intatta la sua formulazione originale senza subire modifiche significative. Il D. Lgs. 758/1994 è uno di questi rari esempi. La sua persistenza si deve alla chiarezza delle sue disposizioni e alla sua efficacia nel promuovere la sicurezza sul lavoro. In particolare, l’articolo 24 stabilisce che per l’estinzione dei reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, il contravventore deve eliminare le violazioni come indicato dall’organo di vigilanza e pagare una sanzione amministrativa entro trenta giorni.

L'Importanza della conformità normativa

La sentenza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale: la conformità alle prescrizioni dell’organo di vigilanza è imprescindibile per evitare sanzioni pesanti. Gli imprenditori devono essere consapevoli che il mancato rispetto delle normative non solo espone l’azienda a multe significative, ma può anche compromettere la reputazione dell’azienda e la sicurezza dei lavoratori.

 

Case Study: Il ricorso alla Corte di Cassazione

Un esempio concreto dell’importanza della conformità normativa è fornito dalla recente sentenza della Corte di Cassazione. Il caso riguarda un datore di lavoro condannato per violazioni delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare riguardanti la sicurezza dei lavori sotto tensione e la conformità dei luoghi di lavoro ai requisiti del D. Lgs. 81/2008. Nonostante le prescrizioni dell’organo di vigilanza e l’ammissione al pagamento ridotto della sanzione, il contravventore non ha rispettato il termine per il pagamento, portando alla condanna.

Le conseguenze del mancato adempimento

Il mancato rispetto delle prescrizioni e dei termini di pagamento ha delle conseguenze gravi. La Corte di Cassazione ha chiaramente affermato che il mancato rispetto anche di una sola delle due condizioni (eliminazione delle violazioni e pagamento della sanzione entro trenta giorni) impedisce la realizzazione dell’effetto estintivo del reato. Questo significa che le violazioni continuano a essere perseguibili penalmente, con tutte le conseguenze legali e finanziarie che ne derivano.

Le decisioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha esaminato il caso in dettaglio, rigettando i primi due motivi di ricorso che denunciavano una presunta omissione nella valutazione delle prove. La Corte ha ribadito che non è compito del giudice di legittimità rivedere le risultanze processuali dei gradi precedenti, ma solo valutare la correttezza procedurale e la logicità delle motivazioni.

Il terzo motivo di ricorso e la riforma Cartabia

Il terzo motivo di ricorso ha portato la Corte a considerare la richiesta di applicazione della causa di non punibilità prevista dall’art. 131-bis del codice penale, introdotta dalla Riforma Cartabia. La Corte ha riconosciuto una carenza motivazionale nella sentenza del Tribunale, che non aveva adeguatamente giustificato il diniego di applicazione della causa di non punibilità. Questo ha portato all’annullamento parziale della sentenza e al rinvio al Tribunale per un nuovo esame.

Le Implicazioni della Riforma Cartabia

La Riforma Cartabia ha introdotto significative modifiche nell’ambito della giustizia penale, tra cui l’applicabilità generalizzata dell’istituto di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.). Questa norma è applicabile a tutti i reati puniti con pena detentiva minima pari o inferiore a due anni, includendo anche reati commessi prima dell’entrata in vigore della riforma. Gli imprenditori devono essere consapevoli di queste modifiche e delle potenziali opportunità che offrono per evitare condanne penali in caso di violazioni minori.

Opportunità per gli Imprenditori

Conformarsi alle normative sulla sicurezza non è solo un obbligo legale, ma rappresenta anche un’opportunità per migliorare la propria azienda. Un ambiente di lavoro sicuro aumenta la produttività, riduce i costi legati agli infortuni e migliora la reputazione dell’azienda. Gli imprenditori dovrebbero vedere la conformità non come un costo, ma come un investimento nel futuro della loro azienda.

Essere nella conformità apre le porte delle Certificazioni ISO che hanno il potere rendervi più competitivi, più autorevoli e permettervi degli sgravi fiscali e a sconti e detrazioni fiscali molto importanti, che potrete sfruttare a vostro vantaggio.

Strategia di conformità

Per garantire la conformità alle normative sulla sicurezza, gli imprenditori dovrebbero adottare una strategia proattiva. Questo include la formazione continua del personale, l’aggiornamento delle attrezzature e delle procedure di sicurezza, e la collaborazione con gli organi di vigilanza. Un sistema di gestione della sicurezza efficace non solo previene le violazioni, ma crea anche un ambiente di lavoro positivo e produttivo e soprattutto performante in termini economici.

Formazione e sensibilizzazione

La formazione dei dipendenti è un elemento cruciale per garantire la sicurezza sul lavoro. Gli imprenditori devono investire in programmi di formazione continua che coprano tutte le aree critiche della sicurezza. Questo non solo aiuta a prevenire incidenti, ma crea anche una cultura aziendale attenta alla sicurezza.

Tecnologia e Innovazione

L’adozione di nuove tecnologie può giocare un ruolo fondamentale nella gestione della sicurezza. Strumenti come i dispositivi di protezione individuale avanzati, i sistemi di monitoraggio in tempo reale e le piattaforme digitali per la gestione della sicurezza possono aiutare a ridurre i rischi e a garantire la conformità alle normative.

Il Sistema Struttura Sicura è tra questi.

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La sicurezza sul lavoro è una responsabilità fondamentale per ogni imprenditore. La recente sentenza della Corte di Cassazione sottolinea l’importanza della conformità normativa e le conseguenze del mancato rispetto delle prescrizioni. Tuttavia, la conformità non deve essere vista solo come un obbligo legale, ma come un’opportunità per migliorare l’azienda, proteggere i lavoratori e costruire una reputazione solida. Investire nella sicurezza sul lavoro significa investire nel successo a lungo termine della propria impresa.

 

Alla prossima

 

Fabio

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Edilizia Sicura: consigli essenziali per evitare incidenti in cantiere

Caro Imprenditore,

 

Oggi parliamo di un caso studio inerente il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e le relative conseguenze per chi è titolare d’impresa.

 

Immagina questo: uno dei tuoi lavoratori cade da un lucernario non protetto e subisce lesioni gravissime. La tua azienda finisce nel mirino delle autorità, e tu, come datore di lavoro, sei chiamato a rispondere per la mancanza di misure di sicurezza adeguate. Questo scenario spaventoso è una realtà che molti imprenditori del settore delle costruzioni devono affrontare.

 

La sentenza della Cassazione Penale: Un caso di studio essenziale

 

La recente sentenza della Cassazione Penale (Sezione dell’8 aprile 2024, n. 14070) ha messo in luce una questione critica: la gestione dei rischi interferenziali nei cantieri. Questo caso riguarda la caduta di un lavoratore all’interno di un lucernario non protetto, evidenziando le carenze nella progettazione e organizzazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC).

 

Al CSE è stata attribuita la violazione dell’art. 92 comma 1 lett. b) del D. Lgs. n. 81/2008 per avere omesso di individuare nel PSC i fattori di rischio presenti nelle lavorazioni. I lavori consistevano nella sostituzione e nel fissaggio di elementi portanti della copertura di un fabbricato industriale del quale era in corso la sostituzione della copertura. In particolare, al professionista che ricopriva le funzioni di CSE, è stato contestato di aver omesso di indicare le misure di tutela contro il rischio di caduta dei lavoratori attraverso i lucernari presenti sulla copertura.

 

La Corte di appello

evidenziava che si era in presenza della mancata gestione di un rischio interferenziale in quanto si erano succedute due distinte fasi di lavoro eseguite da imprese diverse. L’impresa dell’infortunato operava in rapida successione rispetto all’altra impresa incaricata dello smontaggio delle componenti della copertura. Quest’ultima impresa avrebbe dovuto procedere anche alla sostituzione della copertura una volta che il personale della prima impresa avesse completato il suo compito

 

Nel caso specifico, il datore di lavoro dell’impresa esecutrice è stato sollevato dalla responsabilità, mentre il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) è stato ritenuto colpevole. La lezione è chiara: una corretta gestione dei rischi è fondamentale per evitare incidenti e conseguenze legali.

 

Le  chiavi di volta per gli Imprenditori

 

  • Valutazione dei Rischi Interferenziali: La sentenza ha sottolineato l’importanza di individuare e gestire i rischi derivanti dalla sovrapposizione di lavorazioni eseguite da diverse imprese. Ogni fase del lavoro deve essere attentamente pianificata e coordinata per evitare situazioni pericolose.

 

  • Responsabilità del CSE: Il CSE ha il compito cruciale di prevedere i rischi interferenziali e di adottare misure preventive. Nel caso in questione, il CSE ha fallito nel prevedere il rischio di caduta all’interno dei lucernari, causando gravi conseguenze.

 

  • Importanza del PSC: Un PSC ben strutturato e dettagliato è essenziale. Deve includere tutte le misure di sicurezza necessarie per ogni fase del lavoro e prevedere tutti i possibili rischi, sia per i lavoratori diretti che per quelli delle imprese subappaltatrici.

 

  • Coordinamento e Comunicazione: La comunicazione tra le diverse imprese e il coordinamento delle attività sono fondamentali. Le riunioni di coordinamento devono essere utilizzate per aggiornare continuamente il PSC e per affrontare eventuali nuove fonti di rischio.

 

Evitare gli errori comuni: Cosa puoi fare subito per la tua azienda?

 

  1. Revisione del PSC: Fai le tue opportune osservazioni al CSE, e assicurati che il tuo PSC sia completo e aggiornato. Questo documento è la tua assicurazione per quel cantiere, include tutte le misure di sicurezza necessarie e prevedi i rischi interferenziali, cosi come hanno la stessa valenza le procedure complementari del tuo POS. ( il Piano operativo di Sicurezza)

 

  1. Formazione Continua: Investi nella formazione continua dei tuoi dipendenti e dei tuoi subappaltatori. Tutti devono essere consapevoli dei rischi e delle misure di sicurezza.

 

  1. Audit di Sicurezza: Effettua regolari audit di sicurezza per identificare e correggere eventuali carenze. Non aspettare che si verifichi un incidente per agire.

 

  1. Comunicazione Efficace: Mantieni una comunicazione aperta e trasparente con tutte le parti coinvolte nel progetto. Le riunioni di coordinamento devono essere regolari e produttive.

 

A cosa devi mirare: Proteggere i tuoi Lavoratori per raggiungere il successo della tua azienda

 

La sicurezza nei cantieri non è solo una questione di conformità normativa, ma una responsabilità morale e un dovere verso i tuoi lavoratori. Non lasciare che la mancanza di pianificazione e coordinamento metta a rischio la vita dei tuoi dipendenti e la stabilità della tua azienda.

 

Agisci oggi per assicurarti che il tuo cantiere sia sicuro e conforme alle normative. Non aspettare che sia troppo tardi. Investi nella sicurezza, nella formazione e nella gestione efficace dei rischi interferenziali. La tua azienda, i tuoi lavoratori e la tua tranquillità ne trarranno enormi benefici.

 

Per ulteriori informazioni su come proteggere il tuo business e garantire la sicurezza nei tuoi cantieri, contattaci oggi stesso su: [email protected]

 

 Siamo qui per aiutarti a costruire un futuro più sicuro e di successo.

 

Con rispetto e dedizione alla tua sicurezza,

 

Fabio

 

Nota Bene: Questo articolo è stato ispirato dalla sentenza della Cassazione Penale dell’8 aprile 2024, n. 14070, e mira a fornire una guida pratica per gli imprenditori del settore delle costruzioni.

 

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